Eppure i sassi sono scavati dall’acqua…

Una citazione importante dedicata alla capacità dell’acqua di scavare la pietra è contenuta in una delle opere di un produttivo autore latino.

Publio Ovidio Nasone (43 a.C. – 18 d.C.), noto come Ovidio, nella sua “Ars Amatoria” nel Libro Primo dei tre di cui lo scritto è composto (versi 473-474), utilizza un verso che la richiama, in un passaggio in cui parla della necessità di essere perseveranti per conquistare una donna, senza farsi distrarre dal dolore che si prova e dalla costanza che è richiesta.

Il passaggio

Quid magis est saxo durium, quid mollius unda?

Dura tamen molli saxa cavantur aqua

può essere tradotto come:

Cosa esiste di più duro del sasso, e cosa di più molle delle onde?

Eppure i duri sassi sono scavati dalla molle acqua.

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