Le pietre di Odino come protezione personale

Le pietre forate naturali portano fortuna e rappresentano un potente amuleto di protezione personale, possono essere usate infatti contro morte, maledizioni e malefici, streghe, fate, folletti, malattie, incubi e altre paurose creature notturne, energie negative, tuoni e in generale “le cose brutte”.

Esse preservano ugualmente uomini, donne e bambini anche neonati, ma anche il bestiame e gli animali domestici, nonché le barche per le loro uscite in mare.

Per farsi proteggere da una pietra di Odino la si può portare con sé, addosso, si può tenerla con sé nei propri viaggi come portafortuna, si può indossarla, per esempio infilandola in una collana e portandola al collo, oppure appenderla al letto, preferibilmente usando un filo rosso o un cordino rosso, o metterla sulla porta per proteggere la casa o una stanza in particolare.

Nelle barche, specialmente in Inghilterra, pescatori e marinai hanno testimoniato nel tempo che le pietre forate venivano da sempre posizionate sotto la falchetta attraverso chiodi e graffette, così che l’imbarcazione fosse sempre protetta e in modo particolare da quelle streghe che potevano lanciarvi orribili e mortali maledizioni e che di notte, talvolta, si impossessavano dei natanti per andare ai loro terribili convegni notturni.

Per quanto riguarda la protezione dagli incubi, in questo contesto essi vanno intesi non come “brutti sogni” ma come le creature del male, i folletti malvagi che un tempo si pensava visitassero uomini e donne nella loro stanza e si annidassero sul petto, di fatto cavalcandoli. Il termine inglese che in italiano viene correntemente tradotto come “incubo”, “nightmare”, significa in realtà “a cavallo della notte”, da questa azione degli esseri-incubi.

A proposito di protezione, infine, si dice che quando una pietra si infrange la sua rottura abbia un significato molto specifico: non bisogna esserne troppo dispiaciuti, perché il suo potere ha permesso di salvare una vita e per questo si è spaccata.

Comincia la discussione

Lascia un commento