Luoghi forati: una mappa

L’acqua ticchetta, paziente. Goccia dopo goccia, molecola dopo molecola.

Non ha fretta, ha un tempo eterno di fronte a sé: un tempo che può attendere, perché nella sua mutevolezza lei, l’acqua, ha coscienza di poter ritornare, sempre, al proprio luogo di partenza. Come scritto nell’Ecclesiaste, “Tutti i fiumi scorrono verso il mare, eppure il mare non è mai pieno”.

Così è per l’aria, che soffia sferzando la roccia: anche se non dovesse avere successo ora, tornerà. Tornerà e riproverà, frusterà di nuovo la pietra e ancora, forse, non riuscirà ad averla vinta: ma tenterà di nuovo, ancora e ancora.“Il vento va verso sud e piega verso nord. Gira e va e sui suoi giri ritorna il vento”.

E poi, improvvisamente, in un momento accade: il passaggio si apre, aria e aria oppure acqua e acqua si incontrano laddove, prima, era pietra.

Questo è ciò che si verifica laddove la roccia diviene pietra di Odino: in qualunque di questi posti, non è difficile respirare un pizzico di quella magia universale che spesso intuiamo senza riuscire a coglierla.

Su questo sito PietreForate.com cercheremo di tracciare una mappa di questi “luoghi forati”, senza pretese. Chi vuole potrà scrivermi per segnalarmene altri.

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