Tignale è un luogo forato. Forse questo paese e il suo territorio, un po’ nascosti alle grandi masse, non sono uno dei primi posti che balzano alla mente quando si parla di lago di Garda, ma questo è uno dei (pochi?) luoghi dove è possibile osservare di persona una grande e meravigliosa pietra forata naturale.
Per farlo non bisogna nemmeno cercare chissà dove: infatti a custodirla è uno dei suoi luoghi più noti, il Porto di Tignale, quello che un tempo era chiamato Prato della Fame… un luogo di leggende, come raccontato nel saggio “Leggende, curiosità e misteri del lago di Garda”, e già anticamente di approdo dal lago.
Per arrivare alla pietra bisogna giungere proprio al porto di Tignale.
L’accesso per arrivare non è visibilissimo, anzi occorre fare molta attenzione perché si tratta di una stradina laterale all’uscita della lunga galleria che porta a Campione. Di certo è più facile accedere arrivando dalla direzione di Riva, da nord, mentre non ho ricordi che si possa accedere provenendo da sud, dalla direzione di Salò o di Gargnano. Dal porto, dopo aver parcheggiato, si prosegue lungo la passeggiata e ci si ritrova davanti a una scogliera di pietre, dove un pannello racconta la presenza della grande limonaia visibile di fronte e sulla Gardesana.
Proprio fra le pietre della scogliera, come documentato dalle foto, c’è una pietra con un foro naturale che svetta sulla superficie, come illustrano le fotografie.
Non è possibile al momento dire da dove provenga la pietra, ma dato che su quella stessa spiaggia si trovano piccole pietre forate (come su tutte le spiagge è necessario cercarle) è quantomeno importante valorizzare anche la pietra più grande, che resterà lì a vegliare anche sulle nuove più piccole sorelle che ogni giorno l’acqua, l’aria e le forze naturali forgiano anche in questo angolo di lago.
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