Mabinogion: le pietre forate nelle antiche saghe gallesi

Considerati i più antichi e i più insigni documenti della letteratura gallese, i Mabinogion sono racconti in prosa che costruiscono un’opera fondamentale per approcciarsi alle narrazioni arcaiche: questo unicum è composto da Quattro Rami e da altre sette storie comprendenti anche diverse vicende del ciclo arturiano. E, per questo loro profilo antico e suggestivo, proprio fra le loro pagine non potevano non comparire vicende di pietre magiche e soprattutto di pietre forate.

la copertina dell’edizione italiana dei Mabinogion

Il primo episodio da citare tra quelli raccontati riguarda il momento forse più prodigioso dell’esistenza della pietra forata, ovvero la creazione del buco.

Nel Quarto Ramo, che narra di Math figlio di Mathonwy, ci si imbatte nella storia di Llew, un ragazzo maledetto dalla madre che riuscirà a prendere come moglie una fanciulla creata dai fiori, Blodeuwedd. Costei lo tradirà con un altro signore, Gronw, con cui cercherà di ucciderlo con la lancia, non riuscendo però a portare avanti il proprio proposito. Sarà perciò stabilito che Gronw dovrà essere colpito alla stessa maniera, ma sarà anche deciso che davanti a lui sarà frapposta una pietra, ancora oggi visibile e bucata per essere stata oltrepassata dall’arma:

“Poiché sono state le astuzie di una donna a spingermi a farti ciò che ti ho fatto, per il cielo ti supplico di frapporre tra me e il colpo quel lastrone di pietra che vedi laggiù, sulla riva del fiume”.

“Ebbene”, disse Llew, questo non te lo rifiuterò”. “Ah”, ribatté l’altro, “che il cielo te ne renda merito”. Così Gronw prese la lastra e la frammise tra se stesso e il colpo. Allora Llew lanciò lo strale che oltrepassò il lastrone e Gronw allo stesso modo, fuoriuscendogli dalla schiena. Fu così che Gronw Pebyr trovò la morte. La lastra di pietra con il foro nel mezzo si trova tuttora sulle sponde del fiume Cynvael, nell’Ardudwy che, per questo motivo, è ancor oggi chiamato Llech Gronw.

(Originale: Then Lleu struck him with the spear, and it went through the stone and through Gronw so that it broke his back. And it was in this manner that Gronw Bebr was killed and there, on the bank of the River Cynfael in Ardudwy, there is a stone with a hole through it. Because of that, it is still called the Stone of Gronw.)

Online esiste una pagina su Wikipedia dedicata alla pietra e qualche risorsa come questo articolo di blog dove si può vedere una piccola gallery sulla pietra forata.

Holed stone Llech Gronw

Nei seguenti racconti del Mabinogion si parla di altre due pietre che sono certamente magiche ma sulle quali, purtroppo, non viene esplicitato molto a livello descrittivo. Di certo i prodigi che compiono, soprattutto nel secondo caso, possono essere assimilati a quelli propri delle pietre forate naturali, ma l’esistenza di un foro non viene attestata.

In “La dama della fontana” il protagonista Owain riceve da una damigella un anello magico:

“Quindi”, ella dichiarò, “qualunque cosa sia in mio potere di fare per liberarti, la farò. Prendi questo anello e mettitelo al dito, con la pietra rivolta all’interno della tua mano; e chiudi la tua mano sopra alla pietra. Per tutto il tempo che tu la nascondi, essa ti nasconderà. Quando si saranno consultati, verranno qui a prenderti per metterti a morte; e saranno molto addolorati di non riuscire a trovarti”.

(Originale: “Therefore,” quoth she, “whatever is in my power to do for thy release, I will do it. Take this ring and put it on thy finger, with the stone inside thy hand; and close thy hand upon the stone. And as long as thou concealest it, it will conceal thee. When they have consulted together, they will come forth to fetch thee, in order to put thee to death; and they will be much grieved that they cannot find thee”.)

In “Peredur, figlio di Evrawc” un Addanc, un mostro della mitologia gallese, deve essere sconfitto dal protagonista, a cui viene data una pietra (probabilmente forata, visto il contesto):

“So cosa cerchi”, ella disse, “tu stai andando a incontrare l’Addanc ed egli ti ucciderà, e questo non per coraggio ma per astuzia. Egli ha una caverna, e all’ingresso della caverna c’è un pilastro di pietra ed egli vede chiunque entra e nessuno vede lui; e da dietro il pilastro egli uccide chiunque con un dardo avvelenato. Se tu mi prometti solennemente di amarmi sopra a tutte le donne, io ti darò una pietra per mezzo della quale potrai vederlo quando entri senza che lui ti veda”.

(Originale: “I know thy quest,” said she; “thou art going to encounter the Addanc, and he will slay thee, and that not by courage, but by craft. He has a cave, and at the entrance of the cave there is a stone pillar, and he sees every one that enters, and none see him; and from behind the pillar he slays every one with a poisonous dart. And if thou wouldst pledge me thy faith to love me above all women, I would give thee a stone, by which thou shouldst see him when thou goest in, and he should not see thee.”)

Come accennato, in particolare questa ultima pietra, per la proprietà di permettere a Peredur di vedere la creatura, sembrerebbe essere proprio una pietra forata naturale.

Per leggere integralmente il Mabinogion (in inglese) si può scaricare il testo qui.

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