Spiderwick: una saga avventurosa vista attraverso una pietra forata

Una pietra forata naturale serve a vedere le creature del mondo magico: fate, elfi, folletti e… goblin.

Esatto, i goblin: è proprio avvistando cinque di essi che il giovane Jared Grace ha la prima conferma di aver rinvenuto, grazie al folletto Grangoccetto, un oggetto davvero speciale, un oculare con poteri sovrannaturali poiché fatto con una lente che è una pietra forata naturalmente.

Jared (con all’occhio la lente con la pietra forata) e Maiastrillo

Questa incursione di una pietra di Odino nella trama è il motivo per parlare, su questo sito, di “Spiderwick”, la saga di storie per ragazzi realizzata dalla scrittrice Holly Black e dall’illustratore Tony di Terlizzi. Ovviamente una lettura consigliata, non solo per la piacevolezza del libro, ma proprio in caso di necessità di approfondimento sulle pietre forate naturali.

Jared (9 anni), insieme al gemello Simon e alla sorella maggiore Mallory (13 anni), dopo la separazione dei genitori si trasferisce con la mamma Helen nella vecchia casa della prozia Lucinda, rinchiusa in manicomio perché pazza. È la casa dove zia Lucy, da piccola, viveva con il padre, il prozio Arthur Spiderwick, studioso del mondo delle fate e dei folletti che ha lasciato una grande biblioteca segreta e sul quale i tre giovani protagonisti avranno molto da scoprire nei 5 libri della saga.

La pietra bucata presente nel libro è, con questo appellativo, tradotta dall’originale “The Seeing Stone” su cui si può trovare anche una voce nella Wikia in inglese dedicata al film Spiderwick realizzato nel 2008. Guardare attraverso di essa, si spiega nel libro, è uno dei modi per ottenere e sfruttare “La Vista”, ovvero la capacità per gli umani di vedere il Mondo Invisibile e il Piccolo Popolo: il metodo più immediato, a meno di essere il settimo figlio di un settimo figlio, oppure che non si preferisca farsi sputare in un occhio da un Goblin… e quest’ultimo è un ottimo accorgimento se, per vedere in ogni momento il mondo magico, non si ha sempre sull’occhio una pietra forata.

Lo scenografo James Bissell, che ha contribuito a far rivivere sullo schermo le avventure dei fratelli Grace, nella cartella stampa del film Spiderwick dice che

“Il reame incantato che Arthur Spiderwick svela è un mondo a se, le cui creature possono essere viste dall’occhio umano grazie all’aiuto di oggetti magici. Pertanto, lʹaltro oggetto del tutto singolare del film è la “seeing stone”, una magica pietra cava che, utilizzando una serie di lenti, consente all’osservatore di vedere il mondo incantato che lo circonda, cosa altrimenti impossibile. A tutti noi è capitato di trovare delle pietre bucate. E guardando attraverso di esse le cose appaiono in maniera differente. È quasi una magia, e a volte quello che vedi attraverso di esse ti offre una prospettiva diversa della realtà”.

Se pensate di acquistare Spiderwick, oltre ai singoli libri (quello in cui si parla in particolare della pietra bucata è il numero 2, “La pietra magica”) c’è anche il volume completo che racchiude l’intera saga.

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